VISITA ALLA VILLA
La villa, tipica costruzione alessiana a pianta quadrata, venne edificata nel 1678 come residenza estiva della famiglia Durazzo, e nel 1821 ceduta ai principi Centurione. Nel XIX secolo la dimora subì varie modifiche ed il grande giardino venne ingentilito con fontane e marmi di gusto neoclassico. Nel 1892, in occasione delle Celebrazioni Colombiane, la villa fu temporaneamente trasformata in Grand Hotel, ospitando personalità dell’aristocrazia internazionale, quali il principe di Wied e la regina Margherita di Savoia
Nel 1919 la proprietà fu acquisita da Alfredo Chierichetti, a cui si deve la definitiva sistemazione del parco, arricchito da piante esotiche, sentieri acciottolati, statue e fioriere. I suoi eredi rivendettero infine il complesso al Comune di Santa Margherita, nel 1973.
Gli “Appartamenti del Piano Nobile” sono aperti al pubblico e possono essere visitati durante tutto l’anno. Le sale arredate con mobili d’epoca, contengono anche una preziosa quadreria di scuola genovese dei secoli XVII e XVVIII con opere di Domenico Piola, Giovanni Andrea De Ferrari, Luciano Borzone, Giovanni Enrico Vaymer, Cornelis de Wael, Giovanni Battista Paggi.
L’ufficio segreteria è a disposizione per informazioni sulle visite.
Informativa ai sensi dell’art. 13 del regolamento (UE) 2016/679
Il Percorso di visita
Al piano terra, il Salotto Vietri, antica sala da pranzo decorata con affreschi in stile neoclassico presenta un pavimento in maiolica del 1600 mentre la splendida Sala Vaymer, arredata in stile Luigi XVI, contiene le preziose tele di Gio Enrico Vaymer raffiguranti esponenti della Famiglia Centurione.
Percorrendo lo scalone in ardesia, tra dipinti seicenteschi raffiguranti gentiluomini e nobildonne, si giunge al piano nobile e si accede al grande Salone degli Stucchi.
Il salone, è caratterizzato da un grandioso lampadario in cristallo stile Luigi XVI e dal pavimento in graniglia genovese in marmo policromo con fini disegni raffiguranti foglie e rami di fico. Dopo recente restauro sono stati ricollocati all’interno del salone le seguenti opere pittoriche: Ritratto di gentiluomo (Secondo quarto del secolo XVII), Ritratto di dama con pappagallo (Terzo quarto del secolo XVII), Ritratto di Francesco Maria centurione (secondo- terzo decennio del secolo XVIII), Incoronazione di Maria (seconda metà del XVII).
Il percorso prosegue con la Camera Veneziana, arredata con mobili in stile orientale e con i dipinti di Luciano Borzone rappresentanti La morte di Lucrezia e La morte di Cleopatra (prima metà del secolo XVII) ed uno dei cinque frammenti di un fregio raffigurante Putti reggighirlande di Domenico Piola (seconda metà del secolo XVII).
Nel successivo Salotto della musica, arredato con un salottino in stile Luigi Filippo, e arricchito da un grande lampadario di Murano in vetro turchese, è possibile ammirare un Ecce Homo di Giovanni Battista Paggi.
La camera adiacente, denominata Salotto delle Grottesche, è caratterizzata da un lampadario policromo in vetro di Murano, e da soffitti a grottesche da cui deriva il nome del salottino di rara bellezza.
La sala contiene una preziosa consolle settecentesca, decorata con lapislazzuli e albume d’uovo e alcuni dipinti del 600 genovese: 4 Putti reggighirlande di Domenico Piola, Giuseppe rifiuta i doni dei Fratelli (prima metà del XVII secolo) di Giovanni Andrea de Ferrari e un’ opera della bottega di De Wael intitolata Musica in Giardino.
Si passa quindi al Loggiato Mare con splendida vista sulla costa e sul Porto di S. Margherita. La sala, affrescata con l’allegoria delle quattro stagioni, contiene una piccola cappella gentilizia. Sulla parete accanto alla cappella è appeso uno specchio con cornice in legno dipinta a motivi floreali com’era nel gusto degli arredi dipinti proprio delle ville settecentesche.
Il percorso prosegue con il Salotto del Camino arredato con mobili dorati in stile Napoleone I e caratterizzato da un camino rivestito in piastrelle di maiolica sopra il quale spicca una caminiera settecentesca stile Luigi XVI in lacca e oro zecchino.
Il tour si conclude con la camera dedicata alla Regina Margherita di Savoia, in cui la sovrana soggiornò durante una sua visita nel 1904, epoca in cui Villa Durazzo era adibita a Grand Hotel.
Gli spazi Bellometti e Vittorio G. Rossi
Sono conservate, inoltre, le pubblicazioni dei suoi romanzi e le riviste con i suoi importanti articoli.